L'industria
aeronautica italiana fa ancora scuola di volo.
Con
gli occhi incollati allo schermo dei computer, in Campania e in
Puglia, è stata seguita con grande partecipazione, la diretta da
Mirabel (Montreal) del primo volo di prova – decollato alle 9.55
locali per ritornarvi alle 12.25 – del velivolo Bombardier CSeries
CS100. Tra Nola e Foggia infatti negli stabilimenti di Alenia
Aermacchi, e in quelli di Napoli e di Brindisi di Magnaghi e Salver
(gruppo Invesco), sono stati realizzati parte delle ali e l'intero
sistema di porte carrello dell'aereo civile. Ha made in Sud Italia,
in altre parole, almeno il 6% della struttura del Cs100.
Tra
Canada e Italia è stato condiviso insomma il successo, in condizioni
meteo perfette, del primo volo e l'inizio del programma di flight
test. Per cui sono in fase di assemblaggio altri quattro velivoli. Ma
la prima tappa, conclusasi bene, è di per sè un importante
traguardo per l'industria aeronautica italiana. Quella degli CSeries,
infatti, è una famiglia di velivoli commerciali di medie dimensioni
fra i 100 e i 150 posti, caratterizzata da alta tecnologia, grande
impiego di materiali compositi avanzati nelle strutture primarie come
le ali, ed equipaggiato con motori di nuova generazione Pratt &
Whitney PW1000G. Insomma, il Cs100 è un velivolo particolarmente
innovativo che raggiunge prestazioni molto elevate pur garantendo
minimi impatti ambientali. Finora ne sono stati ordinati 170.
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