Con le
loro maglie rosse accompagnano i visitatori, raccontano come
nascevano gli aeromobili, fanno
rinascere aerei d'epoca: i volontari sono l'anima di Volandia,
il parco-museo del volo. E ora i volontari hanno ufficialmente la
loro "casa" dentro al museo, nell'ex stabilimento Caproni
a due passi da Malpensa: a una settimana dall’apertura degli Open
Day rivolti agli insegnanti di ogni ordine e grado (sabato 21 e 25
settembre; sabato 5 ottobre) è stata inaugurata
la nuova sede dei volontari “Amici di Volandia”.
La
palazzina a mattoncini rossi, un tempo storica sede del comando della
scuola di volo, poi abitazione del direttore dello stabilimento
Caproni e negli ultimi 20 anni sede del centro meccanografico Agusta,
da oggi è il quartiere generale dei circa centocinquanta volontari:
ex dipendenti delle
aziende aeronautiche del territorio e appassionati del mondo del volo
che hanno trovato a Volandia il luogo in cui continuare a coltivare
il loro amore e tramandare
conoscenze e aneddoti alle nuove generazioni. Volontari capaci di
recuperare aerei radiati da decenni
e ridotti a carcasse e riportarli in perfetto stato, per
l'esposizione nei padiglioni del museo.
«Sono loro il cuore pulsante
del Parco e Museo del Volo - dice il presidente Marco Reguzzoni, dopo
il taglio del nastro - Se la visita a Volandia ha un sapore diverso
da qualunque altra visita in un museo, lo si deve proprio alle loro
competenze e alla loro passione. La loro guida trasmette ai
visitatori del museo la passione e la genuinità del nostro
entusiasmo, rendendo la visita un’esperienza unica».
In
questo periodo i volontari sono alla prese, nella loro officina, con
i lavori di restauro di un FIAT G 46 (l'ultimo
a destra, nella foto qui accanto), appartenuto al pittore-pilota
acrobatico Roberto Crippa. «Un lavoro molto impegnativo – spiega
il presidente degli Amici di Volandia, Franco
Giorgetti – che ci
ha visti da prima provvedere al recupero e smontaggio del velivolo in
quel di Garlasco e poi al trasporto; ora possiamo dire che abbiamo
concluso la prima fase di lavori. Quanto prima questo gioiello andrà
ad ampliare la collezione del museo. Un’operazione - spiega
Giorgetti - resa possibile grazie anche al progetto
‘Crippa Roberto: pittore e aviatore acrobatico’,
sostenuto con un contributo della Fondazione Comunitaria del
Varesotto Onlus nell’ambito del bando ‘Nuovi orizzonti 2012'».
Nessun commento:
Posta un commento