La
compagnia aerea Easyjet è pronta a volare anche in caso di nubi di
cenere come avvenuto nel 2010 con il vulcano islandese
Eyjafjallajökull quando i voli furono bloccati in tutta Europa per
una settimana a causa della mancanza di visibilità.
L’annuncio è
arrivato da Tolosa, durante una conferenza stampa congiunta di
Easyjet, Airbus e Nicarnica Aviation, in occasione della
presentazione dei risultati raggiunti con il sensore Avoid, una sorta
i radar meteorologico per la cenere.
Grazie a questo sistema è stata
creata con successo la prima nube di cenere artificiale. Il sensore
ha permesso così di rilevare e stimare la concentrazione di cenere
vulcanica nell’atmosfera. Durante l’esperimento, è stata
generata una nube di cenere sul Golfo di Biscaglia: un Airbus A400M
ha disperso nell’atmosfera una tonnellata di cenere vulcanica
proveniente dall’Islanda, ad un’altezza compresa tra 9.000 e
11.000 piedi, simulando condizioni simili a quanto accaduto con
l’eruzione del 2010.
Un secondo Airbus A340-300 di test, su cui è
stata istallata la tecnologia Avoid, ha volato nei pressi della nube,
identificandola e misurandola da una distanza di 60km.
Durante
l’esperimento è stato utilizzato anche un piccolo aereo, un
Diamond DA42 dell’Università di Dusseldorf, che ha attraversato la
nube per rilevarne i parametri e confrontarli con quelli misurati da
Avoid. EasyJet intende così proseguire con il progetto istallando
delle unità Avoid su alcuni dei suoi aeromobili entro la fine del
2014, contribuendo a trovare una soluzione che eviterebbe, in caso di
ceneri vulcaniche, di dover chiudere lo spazio aereo come invece
accaduto nel 2010.
“La minaccia rappresentata dai vulcani islandesi
è reale – ha sottolineato Ian Davies, Engineering Director di
easyJet – e siamo quindi orgogliosi dei risultati di questo
esperimento innovativo e unico nel suo genere. Trovare una soluzione
è fondamentale, ora come non mai, al fine di assicurare che quanto
accaduto nella primavera del 2010 non si ripeta, quando per alcuni
giorni tutti i voli in Europa sono stati bloccati. Quello di oggi –
ha aggiunto – è un passo importante del processo di test della
tecnologia, verso la certificazione commerciale. D’ora in poi
easyJet lavorerà a questo sistema indipendente in modo da
installarlo su alcuni dei nostri aerei entro la fine del 2014″. “Il
team ha eseguito un esperimento scientifico e ingegneristico unico –
ha sottolineato Fred Prata, inventore della tecnologia Avoid –
dimostrando che il sensore AVOID può rilevare basse concentrazioni
di cenere.
Il risultato pienamente soddisfacente di questo
esperimento, che ha richiesto la dispersione di 1000 kg di cenere
nell’atmosfera, il controllo di quattro aerei ed il coordinamento
delle misurazioni dei dati provenienti da due velivoli, testimonia
l’impegno ed il talento degli ingegneri di easyJet e Airbus e
dimostra come industria e scienza si siano unite per risolvere un
problema importante”. Tra il 15 e il 21 aprile 2010 l’Europa ha
sperimentato una chiusura dello spazio aereo di proporzioni senza
precedenti. Durante questo periodo i voli sono stati ridotti
dell’80%, con la cancellazione di oltre 100.000 voli. Le perdite
lorde per il settore aereo mondiale sono state stimate a 2,6 miliardi
di dollari come risultato della chiusura dello spazio aereo. Il
sistema Avoid, creato dal dottor Fred Prata di Nicarnica Aviation,
utilizza tecnologia ad infrarossi integrata sull’aeromobile per
fornire le immagini a piloti, ed un centro di controllo operazioni.
Le immagini consentiranno ai piloti di vedere la nube di cenere da un
massimo di 100 km di distanza dall’aeromobile e ad altitudini
comprese tra 5.000 e 50.000 piedi, permettendo loro di apportare
piccoli aggiustamenti alla rotta per evitare qualsiasi nube di
cenere. Il concetto è molto simile a quello dei radar meteorologici,
che vengono utilizzati su tutti gli aeromobili commerciali
Nessun commento:
Posta un commento