mercoledì 28 agosto 2013

La pattuglia dei “Lanceri Neri”


Scuola di volo ed orgoglio della nazione, le Frecce Tricolori hanno degli illustri predecessori.





Per la stagione 1958 il compito di pattuglia di riserva fu affidato ai “Lanceri Neri” della 2 ª Aerobrigata di Cameri che operano con una formazione di quattro-sei CL 13 di colore nero sui quali, per la prima volta, compare sulle superfici inferiori di ali ed impennaggi il tricolore zionale. Dopo alcune esibizioni nel 1958, l’anno successivo i “Lanceri Neri” vennero promossi a formazione ufficiale e presero parte a numerose manifestazioni in Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania.
L’apice della carriera viene raggiunto dalla Pattuglia dei “Lanceri Neri” con l’invito dello Scià di Persia, Reza Pahlevi, a partecipare a una grande manifestazione aerea a Teheran. Si trattò della più lunga trasferta mai intrapresa da una formazione da caccia italiana, che si distinse ancora una volta per preparazione e professionalità.
Con gli F-84F tornano i “Getti Tonanti”
 della 5ª Aerobrigata che, nel 1959, diede vita a una nuova formazione il cui debutto avvenne a Rieti. In vista delle Olimpiadi di Roma del 1960 gli aerei vennero decorati con i cinque anelli olimpici sulla deriva, accoppiati a colori sgargianti. Figure di rilievo del programma acrobatico dei “Getti Tonanti” sono il doppio tonneau e la bomba che, secondo la tradizione della 5ª Aerobrigata, viene effettuata verso l’alto con il successivo incrocio a bassissima quota: queste manovre , difficili quanto spettacolari, sono ancora oggi patrimonio della PAN..
Nel 1960 i “Getti Tonanti” svolgono l’ambito compito di pattuglia rappresentativa dell’A.M., il cui debutto avviene a Rimini, sede della 5ª Aerobrigata. Le esibizioni avvengono con una formazione di sei F-84F (5+1) che oltre a un già vasto repertorio presentano una nuova figura acrobatica, lo zampillo o ventaglio. All’esibizione sulla base di Rimini seguono moltissime altre in Italia e all’estero.



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