Scuola di volo ed orgoglio della nazione, le Frecce Tricolori hanno degli illustri predecessori.
Per la stagione 1958 il compito di pattuglia di riserva fu
affidato ai “Lanceri Neri” della 2 ª Aerobrigata di Cameri che
operano con una formazione di quattro-sei CL 13 di colore nero sui
quali, per la prima volta, compare sulle superfici inferiori di ali
ed impennaggi il tricolore zionale. Dopo alcune esibizioni nel 1958,
l’anno successivo i “Lanceri Neri” vennero promossi a
formazione ufficiale e presero parte a numerose manifestazioni in
Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania.L’apice della carriera viene raggiunto dalla Pattuglia dei “Lanceri Neri” con l’invito dello Scià di Persia, Reza Pahlevi, a partecipare a una grande manifestazione aerea a Teheran. Si trattò della più lunga trasferta mai intrapresa da una formazione da caccia italiana, che si distinse ancora una volta per preparazione e professionalità.
Con gli F-84F tornano i “Getti Tonanti”
della 5ª Aerobrigata che, nel 1959, diede vita a una nuova formazione il cui debutto avvenne a Rieti. In vista delle Olimpiadi di Roma del 1960 gli aerei vennero decorati con i cinque anelli olimpici sulla deriva, accoppiati a colori sgargianti. Figure di rilievo del programma acrobatico dei “Getti Tonanti” sono il doppio tonneau e la bomba che, secondo la tradizione della 5ª Aerobrigata, viene effettuata verso l’alto con il successivo incrocio a bassissima quota: queste manovre , difficili quanto spettacolari, sono ancora oggi patrimonio della PAN..
Nel 1960 i “Getti Tonanti” svolgono l’ambito compito di pattuglia rappresentativa dell’A.M., il cui debutto avviene a Rimini, sede della 5ª Aerobrigata. Le esibizioni avvengono con una formazione di sei F-84F (5+1) che oltre a un già vasto repertorio presentano una nuova figura acrobatica, lo zampillo o ventaglio. All’esibizione sulla base di Rimini seguono moltissime altre in Italia e all’estero.


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