sabato 2 novembre 2013

Incredibile trasvolata dall'Italia all'Australia in ultraleggero


Dai corsi di volo alle trasvolate da record. Si è conclusa a Southport, sulla Gold Coast del Queensland, 600 km a nord di Sydney, l'avventura da record dei piloti Antonio Forato e Roberto Bisa, che hanno percorso 22.000 km e 16 Paesi per raggiungere l'Australia dall'Italia ai comandi di ultraleggeri. Un’impresa che hanno chiamato ‘Riding the skies’ (Cavalcare i cieli).
I piloti contano di entrare nel Guinness dei primati: nessuno prima di loro ha mai realizzato una simile sorvolata con ultraleggeri da turismo: un Flysyntesys TexanTop 100 e un Technam P92 Eaglet.


Partiti da Cassola (Vicenza) lo scorso otto ottobre, Forato e Bisa hanno attraversato Grecia, Medio Oriente, Golfo arabico, Pakistan, India, Birmania, Tailandia e Indonesia prima di attraversare l’Australia fino alla costa orientale. I due aviatori hanno dovuto pero’ rinunciare alla meta prevista di Sydney per ostacoli burocratici. Dopo aver ‘invaso’ lo spazio aereo di Brisbane per evitare le nuvole e la scarsa visibilita’, un controllo ha evidenziato la mancanza di un requisito per i loro aeroplani. “E’ stata una grande impresa! Solo ora comincio a rendermi conto di tutto quello che abbiamo fatto”, ha detto all’Ansa Roberto Biso. “Grazie anche al ‘calore’ di tutti gli amici, di appassionati di volo e anche delle persone comuni che in tutti questi giorni ci hanno dimostrato, abbiamo superato momenti veramente difficili: l’attraversamento del deserto egiziano senza scalo, poi quello dell’Arabia Saudita, il Pakistan, con il primo atterraggio di emergenza, e a Pasni, in una regione del Pakistan in guerra da piu’ di 10 anni”. “Un altro momento difficile e’ stato l’atterraggio a Krabi in Tailandia, nel bel mezzo di un temporale di proporzioni bibliche, dove siamo atterrati davvero oltre il limite delle possibilita’ dei nostri mezzi, e li’ Antonio ha danneggiato il suo aereo, dovendo far arrivare dall’Italia con un volo speciale una nuova elica e un nuovo carrello anteriore. L’attraversamento del Mar di Timor, poi, e’ uno dei piu’ pericolosi al mondo soprattutto se o con un aereo monomotore, figurarsi con un ultraleggero! E infine, lo sconfinato deserto Australiano”. Nell’insieme, la parte piu’ stressante e’ stata quella di “ottenere le autorizzazioni” e trovare della benzina in scali “che sono abituati a gestire i Boeing e che non hanno nemmeno un imbuto”.

1 commento:

  1. BRAVI........molto interessante.Questo avventura può essere trasformata a un libro.Dai,tanti auguri.

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