mercoledì 4 settembre 2013

DA BOSCOMANTICO ALL’ISOLA D’ELBA CON L’I-A530





Dalla scuola di volo di Verona Boscomantico all'Isola d'Elba a bordo di un Eurostar, il racconto di un viaggio emozionante di due piloti.

L’Isola d’Elba è una meta classica che molti piloti prima o poi pensano di raggiungere in volo, e noi, “ultraleggeristi” di Boscomantico, non facciamo eccezione. Io e Fabrizio Tumminello abbiamo iniziato a pensarci già lo scorso inverno, stabilendo che poteva essere una meta alla portata della nostra fresca abilitazione al VDS Avanzato, e quindi pianificabile nella prossima primavera o estate.

Sarebbe stata la meta più distante tra tutte quelle fino ad allora raggiunte, con una complicazione in più: l’attraversamento dell’Appennino. Ci siamo quindi informati soprattutto su questo punto, cercando consigli su internet e parlando con i soci piloti di A.G. che l’avevano già fatto. In molti ci hanno detto che il problema più grosso è rappresentato dalle nuvole che si formano sulle montagne soprattutto nel pomeriggio, cioè sulla via del ritorno, che possono costringere a significativi cambi di rotta o a posticipare l’attraversamento. Dovevamo quindi rinunciare a questa esperienza? Nemmeno per sogno! Cartine alla mano abbiamo iniziato a cercare gli aeroporti e le aviosuperfici poste alle pendici dell’Appennino, per capire dove fosse possibile atterrare per attendere un miglioramento delle condizioni meteorologiche, o pernottare per tentare l’attraversata il mattino successivo. Alla fine abbiamo deciso quale sarebbe stata la rotta da seguire, cercando di interessare al minimo i vari spazi aerei controllati della Pianura Padana e della Toscana. Ecco la nostra rotta: Boscomantico (LIPN), San Martino B.A., Carpi (LIDU), Pavullo (LIDP), Massa Cinquale (LILQ), Viareggio, Marina di Pisa, Livorno, Castiglioncello, Cecina (Aviosuperficie), Il Gabbiano (Aviosuperficie), Piombino, Marina di Campo – Elba (LIRJ). Decidiamo anche un’altra cosa: visto che sarà la nostra prima attraversata dell’Appennino, aspetteremo una Domenica con un’alta pressione diffusa su tutta la rotta ed una previsione di cielo sereno o poco nuvoloso sull’Appennino. La meteo di questa primavera non ci ha aiutato, perciò abbiamo dovuto aspettare parecchio, finché il 28 Luglio 2013 si sono verificate le tre condizioni tanto attese: giorno Domenica, l’I-A530 disponibile per l’intera giornata e previsioni di cielo sereno sul tratto appenninico.

Alle 9:00 del mattino eravamo a Boscomantico; una telefonata all’aeroporto di Marina di Campo per sentire se era tutto a posto, un’ultima occhiata ai NOTAM in rotta, il rituale giro di controllo intorno all’aeroplano, la verifica del “pieno”, il cosciale con il piano di volo operativo, le cartine aeronautiche con il percorso tracciato, un GPS principale (iPhone con AirNavigationPro) e un GPS secondario (tablet da 7 pollici): nulla doveva essere lasciato al caso. Tutto pronto, via dall’elica e accensione del motore: si parte!

Grande era l’emozione e la consapevolezza dell’impegno che il volo avrebbe richiesto, soprattutto riguardo i contatti con gli enti di controllo del traffico aereo e la scrupolosa osservazione delle “regole dall’aria”. Lasciato Boscomantico contattiamo Padova Informazioni, alla quale comunichiamo la nostra rotta e l’assenza del piano di volo. Giunti a Carpi segnaliamo l’intenzione di un passaggio cielo-campo e proseguiamo in direzione di Modena. Lasciata la città di Modena alla nostra sinistra, chiediamo a Padova Informazioni il permesso di iniziare la salita fino a 7.500 piedi. Padova ci coordina con Bologna Avvicinamento, il quale ci assegna un codice transponder e ci autorizza a salire. Proseguiamo quindi verso Pavullo e poi iniziamo la traversata dell’Appennino sotto il controllo radar di Bologna Avvicinamento, fino a quando ci viene detto di contattare Milano Informazioni. Siamo contenti perché, nel pieno rispetto delle previsioni meteo, tutta la tratta dell’Appennino è sgombra dalle nuvole e la visibilità è ottima; individuiamo con facilità il Monte Cimone, sul quale è presente la famosa stazione meteo.

Arrivati in prossimità della costa tirrenica siamo ancora alla quota di 7.000 piedi per superare le ultime montagne e, con nostra sorpresa, l’Appennino termina quasi a strapiombo sul mare; tiriamo l’aria calda ed impostiamo una discesa su Massa Cinquale con il motore a 3.000 giri fino alla quota di 1.000 piedi.

Proseguiamo quindi verso Sud sorvolando la costa tirrenica fino a quando, in prossimità di Viareggio, passiamo sotto il controllo di Pisa Avvicinamento. Di nuovo sotto controllo radar, ci viene chiesto di scendere a 500 piedi per non interferire con le rotte di avvicinamento degli aeromobili diretti all’aeroporto di Pisa. Passata Livorno ci comunicano di risalire a 1.000 piedi e, poco oltre, Pisa Avvicinamento ci lascia in consegna a Roma Informazioni. In prossimità di Piombino iniziamo la traversata verso l’Isola d’Elba e contattiamo Marina di Campo informandoli che intendiamo fare il giro dell’isola in senso orario ed alla quota di 1.000 piedi. Poco dopo sentiamo per radio che un altro traffico di Aviazione Generale è dietro di noi ed ha intenzione di fare il giro dell’isola in senso orario alla nostra stessa quota, perciò teniamo gli occhi aperti. All’Elba incontriamo vento da Sud-Ovest e nuvole basse che coprono i rilievi più alti dell’isola, ma questo non ci guasta lo spettacolo della costa e dei vari paesini, alcuni dei quali molto piccoli e isolati.

Effettuati i tre quarti del periplo dell’Elba, osserviamo che l’indicatore del livello del carburante é oltre l’ultimo quarto, perciò contattiamo Marina di Campo per chiedere istruzioni per l’avvicinamento. La pista in uso é la 16, con 15 nodi di vento per fortuna quasi frontali. L’avvicinamento alla 16 è un po’ particolare, perché non si può effettuare un lungo finale. E’ necessario avvicinarsi e scendere facendo una S intorno ad una collina posta in prossimità della testata pista 16, perché altrimenti risulta impossibile impostare un corretto sentiero di discesa. Così dopo 3 ore e 15 minuti di volo tocchiamo terra a Marina di Campo: missione compiuta!



Paolo Zerlotto

Nessun commento:

Posta un commento